Un Appennino
da scoprire
Un luogo dove esplorare la storia, respirare nella natura, praticare sport e vivere la lentezza del tempo
Parco Storico di Monte Sole
Marzabotto, Bologna
Il Parco regionale storico di Monte Sole è stato istituito nel 1989 e si estende sul territorio compreso fra i fiumi Reno e Setta teatro, durante la Seconda guerra mondiale, del tremendo Eccidio di Monte Sole effettuato dai militi nazi-fascisti nel 1944. Il Parco Storico di Monte Sole si estende per quasi tutta l’area coinvolta nell’eccidio. L’istituzione di questa area protetta, oltre che la tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, ha come scopo il mantenere vivo l’interesse e la memoria di questo cupo pezzo di storia italiana, delle vicende della Brigata Partigiana Stella Rossa, attraverso la diffusione di una cultura di pace rivolta soprattutto alle giovani generazioni.
Corno alle Scale
Lizzano in Belvedere, Bologna
Il Corno alle Scale è una montagna dell’Appennino settentrionale, del quale costituisce la maggiore altitudine. Il nome deriva dalla singolare forma della parete settentrionale, costituita da una serie di balze rocciose a gradinate.
E’ meta di appassionati e sportivi amanti dello sci (Alberto Tomba si allenava fra queste cime), dello snowboard (è presente uno snow park, ovvero un’area attrezzata per evoluzioni acrobatiche) ma anche degli amanti del Trekking, dell’Alpinismo e dell’Arrampicata
Santuario della Madonna del Faggio
Castelluccio, Bologna
Uno dei luoghi più suggestivi dell’Appennino, il Santuario nacque sul luogo dove si trovava un’immagine della Vergine Maria, appesa, secondo la leggenda, prima ad un faggio e poi collocata in una verginina in muratura, che si fa risalire al 1670 circa, anno in cui cominciò a svilupparsi la devozione popolare anche per i miracoli attribuiti all’icona. La nascita del Santuario vero e proprio è datata al 1722 e dal 1756 iniziò la tradizione della processione dell’immagine sacra dal Santuario fino a Castelluccio, e riportarla indietro il giorno dell’Ascensione. Una peculiarità del Santuario era la presenza costante di un eremita risiedente nella piccola canonica; dal 1964 questa figura non esiste più, e in seguito il Santuario ha subito una lunga serie di piccoli furti, il più grave dei quali nel 1975, quando ad essere rubata fu l’immagine in terracotta della Madonna.
Città etrusca di Kainua e Museo Archeologico Pompeo Aria
Marzabotto, Bologna
Il Museo Nazionale Etrusco sorge sul margine dell’ampia area archeologica, interamente di proprietà dello stato. È proprio la consistenza dei resti strutturali di questa antica città a fare del sito un caso unico nel panorama dei centri abitati etruschi. A differenza di altre città etrusche -come ad esempio l’antica Felsina che dall’antichità ad oggi fu popolata senza soluzione di continuità- qui l’abbandono del sito garantì la conservazione quanto meno dell’impianto urbano nel suo disegno originale, cosa che ci consente ancora oggi di percorrere le antiche strade lungo le quali si snodano case di abitazione, aree artigianali ed edifici sacri. La città etrusca di Kainua, nei pressi di Marzabotto (Bologna), fu fondata nella seconda metà del VI sec. a.C., e costituisce l’esempio più compiuto di urbanistica etrusca.
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